Umberto Pinardi

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Umberto Pinardi
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista, difensore)
Termine carriera1961 - giocatore
1984 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1947-1949  Gallaratese? (?)
1949-1952  Como93 (7)
1952-1954  Juventus12 (1)
1954-1956  Udinese46 (7)
1956-1959  Lazio61 (1)
1959-1960  Udinese27 (2)
1960-1961  Como21 (1)
Carriera da allenatore
1962-1964  Massese
1964-1966  Pisa
1967-1968  Udinese[1]
1968-1969  Massese
1969-1970  Ternana
1970-1972  Massese
1972-1973  Palermo
1974-1975  Brescia
1976  SPAL
1976-1977  Modena
1981  Taranto
1984  Cavese
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
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Umberto Pinardi (Parma, 22 maggio 1928) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo mediano o difensore.

Carriera

Giocatore

Cresciuto calcisticamente nella società milanese della Scarioni, da giocatore esordisce in Serie B, nel girone A (allora la seconda serie nazionale di calcio era divisa in tre gironi) con la Gallaratese, nel 1947-1948. La squadra però, al termine, retrocede venendo assorbita in Serie C col 10º posto, in seguito al ritorno della cadetteria a girone unico. Rimane ancora con i biancoblù e ottiene il 7º posto in terza serie. Viene poi ingaggiato in Serie A dal Como, nel 1949-1950, esordendo a Genova il 16 ottobre nella partita Genoa-Como (3-1). Nei tre anni al Como ricopre il ruolo di terzino e/o di centro-mediano e si fa notare per le buone prestazioni e per un ottimo tiro su punizione.

In massima categoria ha disputato 210 partite e realizzato 16 reti, vestendo anche le maglie di Juventus e Udinese (con cui vince un campionato di Serie B nel 1955-1956). Se con la “Vecchia Signora” gioca poco (12 partite soltanto e da subentrante), pur riuscendo a segnare una rete in un Triestina-Juve terminato 2-2, a Udine la sua figura di giocatore non passa inosservata nell'Udinese del biennio 1954-56: qui diventa calcisticamente un centro - sostegno o centro-mediano, di raccordo fra difesa e centrocampo. Oggi potremmo paragonarlo a un libero. Gioca in coppia con Magli e costruisce insieme a lui e agli altri suoi compagni una cintura di centrocampo e difesa, che porta la squadra friulana a un passo dalla storia: il secondo posto del 1954-1955. Come caratteristiche principali Umberto Pinardi aveva la capacità di marcare a uomo (nel celebre 3-2 di Udinese-Milan del 01 maggio 1955 creò difficoltà a Nordhal) e poi era dotato di un ottimo tiro. Con l'Udinese in tutto ha segnato 7 rigori in carriera. Come uomo e come giocatore era un professionista molto serio, amato dal pubblico e perfetto nell'applicarsi tatticamente. In quella stagione Umberto Pinardi risulta essere uno dei migliori dell'undici titolare. L'anno dopo segue i friulani in B, dopo l'illecito sportivo e anche in quell'annata gioca come leader in campo e contribuisce all'immediata promozione in A.[2] Poi si trasferisce alla Lazio (con la matricola romana vince una Coppa Italia nel 1958, la prima in assoluto del club). Poi l'anno dopo torna a giocare con l'Udinese del 1959-1960, sempre perché Giuseppe Bigogno lo richiama e disputa un buon campionato, sempre nel ruolo di centro-mediano, segnando 2 rigori in 27 partite. In tutto con la squadra friulana gioca 73 partite e segna 9 goal.[3] Chiude poi la carriera in Serie B ritornando a Como. In tutto ha giocato 214 partite, ha segnato 16 goal. Ha realizzato 5 rigori sui 6 calciati in carriera. In casa ha segnato 11 goal, di cui 3 rigori e in trasferta 5, di cui altri 3 con penalty. È stato espulso due volte in tutte le sue presenze da titolare o subentrante. In tutta la sua carriera ha vinto 82 partite, ne ha pareggiate 64 e perse 68. Oggi è l'ex giocatore più longevo dei protagonisti dell'Udinese del 1954-55.[4]

Allenatore

Gli inizi in Serie D

Incomincia la carriera d'allenatore nella Massese in Serie D, allenandola per due anni dal 1962 al 1964 e ottenendo prima un sesto posto e poi un secondo posto.

La spola tra la Serie C e la Serie B

Nel biennio successivo è chiamato alla guida del Pisa, in Serie C, con cui vince il proprio girone venendo promosso in Serie B il primo anno e raggiungendo la salvezza la stagione seguente. Nel 1967-1968 ritorna in Serie C all'Udinese (ritornando anche a Udine dopo l'esperienza da giocatore), con Direttore tecnico Giuseppe Bigogno, stagione non semplice, tanto che viene esonerato. Come allenatore era un uomo molto severo, ferreo ed estremamente diligente. Imponeva ai giocatori una vita devota al campo e alla squadra. Così presto il rapporto con la squadra si incrina.[5] Nonostante i risultati più che buoni (al momento dell'esonero la squadra era seconda), il presidente Dino Bruseschi lo sostituisce con Luigi Comuzzi. L'anno dopo torna alla Massese, sempre in terza serie, e arriva sino al 2º piazzamento finale in classifica. Nel 1969-1970 in Serie B siede sulla panchina della Ternana e porta la squadra umbra al 7º piazzamento finale in campionato. Successivamente, per la terza volta, torna alla Massese, in cadetteria, per due anni: nel primo caso, con la formazione toscana, non riesce ad evitare la retrocessione, mentre al secondo caso ottiene nuovamente un 5º posto.

In Serie A con il Palermo

Nel campionato di Serie A 1972-1973 (massima categoria in quel momento per Pinardi nella sua carriera da tecnico) è al Palermo, neopromosso; viene esonerato dopo un pessimo avvio di torneo nel girone di ritorno, sebbene, di fatto, il club avesse concluso un girone d'andata che la vedeva virtualmente salva; alla fine la compagine retrocederà.

Ritorno in Serie B

Allena poi, sempre in Serie B, con Brescia, SPAL, Modena, Taranto e Cavese, dove in quest'ultima squadra conclude il suo incarico di allenatore.

In particolare, quando ha allenato a Brescia, l'8 marzo 1973 fece esordire il futuro giocatore dell'Inter Evaristo Beccalossi.[6]

Palmarès

Giocatore

Competizioni nazionali

Udinese: 1955-1956
Lazio: 1958

Allenatore

Competizioni nazionali

Pisa: 1964-1965

Note

  1. ^ Assume l'incarico di allenatore in coppia con Giuseppe Bigogno.
  2. ^ Guido Gomirato: intervista su Umberto Pinardi da Storia di un leader silenzioso: Umberto Pinardi, l'ultimo eroe dell'Udinese dei miracoli in www.tifoblog.it
  3. ^ Guido Gomirato - intervista su Umberto Pinardi da Storia di un leader silenzioso: Umberto Pinardi, l’ultimo eroe dell’Udinese dei miracoli in www.tifoblog.it
  4. ^ Guido Gomirato - Intervista su Umberto Pinardi da Storia di un leader silenzioso: Umberto Pinardi, l’ultimo eroe dell’Udinese dei miracoli in www.tifoblog.it
  5. ^ Guido Gomirato - intervista su Umberto Pinardi in Storia di un leader silenzioso: Umberto Pinardi, l’ultimo eroe dell’Udinese dei miracoli in www.tifoblog.it.
  6. ^ Esordio di Evaristo Beccalossi in "I Campioni che hanno fatto grande l'Inter''" di Vito Galasso, ediz. Newton Compton Editori

Collegamenti esterni

  • (DEENIT) Umberto Pinardi (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Umberto Pinardi (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Umberto Pinardi, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • Dario Marchetti (a cura di), Umberto Pinardi, su Enciclopediadelcalcio.it, 2011.
  • Statistiche su Myjuve.it, su myjuve.it.
  • Inizio carriera - Marco Fanuli - Speciale Champions – Non solo Milan e Inte r , su zero.eu/it/milano
  • Caratteristiche tattiche e personalità da giocatore e allenatore - Stefano Fornaro: Storia di un leader silenzioso: Umberto Pinardi, l’ultimo eroe dell’Udinese dei miracoli - intervista a Guido Gomirato , su www.tifoblog.it
Umberto Pinardi con la maglia della Lazio
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