Integrale di linea di prima specie

Voce principale: Integrale di linea.
Integrale di linea di una funzione di due variabili.

In analisi matematica e calcolo integrale, un integrale di linea di prima specie è un integrale di una funzione reale o complessa di una o più variabili reali, cioè di un campo scalare, lungo una curva.

Per le funzioni reali di una variabile (reale o complessa), la definizione e il calcolo coincidono con quella di integrale definito e integrale complesso. Nel seguito si espone il caso di integrazione curvilinea di funzioni reali di due o tre variabili, con immediate estensioni ad un numero qualsiasi di variabili.

L'analogo integrale di funzioni vettoriali è l'integrale di linea di seconda specie.

La curva regolare

Lo stesso argomento in dettaglio: Curva nello spazio.

Una curva, in forma parametrica, è una funzione vettoriale di una sola variabile ϕ ( t ) : I = [ a , b ] R R 3 {\displaystyle \phi (t):I=[a,b]\subseteq \mathbb {R} \to \mathbb {R} ^{3}} del tipo:

ϕ ( t ) = ( ϕ 1 ( t ) , ϕ 2 ( t ) , ϕ 3 ( t ) ) {\displaystyle \phi (t)=(\phi _{1}(t),\phi _{2}(t),\phi _{3}(t))}

Si può scrivere anche:

ϕ ( t ) : { x = ϕ 1 ( t ) y = ϕ 2 ( t ) z = ϕ 3 ( t ) {\displaystyle \phi (t):{\begin{cases}x=\phi _{1}(t)\\y=\phi _{2}(t)\\z=\phi _{3}(t)\end{cases}}}

La variabile t I {\displaystyle t\in I} si chiama parametro. Una curva è una funzione di classe C 1 {\displaystyle C^{1}} in un intervallo se le funzioni ϕ 1 ( t )   {\displaystyle \phi _{1}(t)\ } , ϕ 2 ( t )   {\displaystyle \phi _{2}(t)\ } e ϕ 3 ( t )   {\displaystyle \phi _{3}(t)\ } hanno derivate continue in tale intervallo. Una curva C 1   {\displaystyle C^{1}\ } si dice regolare in un punto t 0   {\displaystyle t_{0}\ } se:

ϕ ( t 0 ) = ( ϕ 1 ( t 0 ) , ϕ 2 ( t 0 ) , ϕ 3 ( t 0 ) ) ( 0 , 0 , 0 ) {\displaystyle \phi '(t_{0})=(\phi '_{1}(t_{0}),\phi '_{2}(t_{0}),\phi '_{3}(t_{0}))\neq (0,0,0)}

e regolare in I   {\displaystyle I\ } se ciò vale in ogni punto di I   {\displaystyle I\ } . Un punto in cui si abbia ϕ ( t 0 ) = ( 0 , 0 , 0 ) {\displaystyle \phi '(t_{0})=(0,0,0)} si dice punto singolare per la curva.

Una curva nello spazio si dice semplice se non si interseca con se stessa, ovvero se per ogni t 1 t 2 I {\displaystyle t_{1}\neq t_{2}\in I} si ha ϕ ( t 1 ) ϕ ( t 2 ) {\displaystyle \phi (t_{1})\neq \phi (t_{2})} . La regolarità della curva permette di definire la retta tangente alla curva, che è la retta parallela al vettore:

ϕ ( t 0 ) = ( ϕ 1 ( t 0 ) , ϕ 2 ( t 0 ) , ϕ 3 ( t 0 ) ) {\displaystyle \phi '(t_{0})=(\phi '_{1}(t_{0}),\phi '_{2}(t_{0}),\phi '_{3}(t_{0}))}

Tale vettore è detto vettore tangente di lunghezza ϕ ( t 0 ) {\displaystyle \lVert \phi '(t_{0})\rVert } , ed è indicato pure con T ( t 0 ) {\displaystyle {\vec {T}}(t_{0})} . Il versore tangente è inoltre il vettore di lunghezza unitaria:

T ^ ( t 0 ) = ϕ ( t 0 ) ϕ ( t 0 ) {\displaystyle {\hat {T}}(t_{0})={\frac {\phi '(t_{0})}{\lVert \phi '(t_{0})\rVert }}}

Data la rappresentazione parametrica della curva regolare, è possibile anche calcolarne la lunghezza:

lungh ( ϕ ) = a b ϕ ( t ) d t = a b ϕ 1 ( t ) 2 + ϕ 2 ( t ) 2 + ϕ 3 ( t ) 2 d t {\displaystyle {\mbox{lungh}}(\phi )=\int _{a}^{b}\lVert \phi '(t)\rVert \;\mathrm {d} t=\int _{a}^{b}{\sqrt {\phi '_{1}(t)^{2}+\phi '_{2}(t)^{2}+\phi '_{3}(t)^{2}}}\,\mathrm {d} t}

Il calcolo dell'integrale

Se si ha una funzione f : A R 3 R {\displaystyle f:A\subseteq \mathbb {R} ^{3}\rightarrow \mathbb {R} } di tre variabili e una curva Γ   {\displaystyle \Gamma \ } definita in A {\displaystyle A} con rappresentazione parametrica ϕ : [ a , b ] R 3 {\displaystyle \phi :[a,b]\to \mathbb {R} ^{3}} :

ϕ ( t ) = { x = ϕ 1 ( t ) y = ϕ 2 ( t ) z = ϕ 3 ( t ) {\displaystyle \phi (t)={\begin{cases}x=\phi _{1}(t)\\y=\phi _{2}(t)\\z=\phi _{3}(t)\end{cases}}}

con t [ a , b ] R {\displaystyle t\in [a,b]\subseteq \mathbb {R} } , si definisce nel modo seguente l'integrale della funzione lungo la curva. Si consideri una partizione qualsiasi a = t 0 , t 1 , t 2 , , t n = b {\displaystyle a=t_{0},t_{1},t_{2},\dots ,t_{n}=b} , a cui si associano i punti P 0 = ϕ ( t 0 ) , P 1 = ϕ ( t 1 ) , , P n = ϕ ( t n ) {\displaystyle P_{0}=\phi (t_{0}),P_{1}=\phi (t_{1}),\dots ,P_{n}=\phi (t_{n})} . Tali punti dividono la curva in tanti archi γ 1 , γ 2 , . . . , γ n {\displaystyle \gamma _{1},\gamma _{2},...,\gamma _{n}} . In corrispondenza di ognuno di tali archi si sceglie un generico punto appartenente all'arco i-esimo Q i = ( x i , y i , z i ) {\displaystyle Q_{i}=(x_{i},y_{i},z_{i})} e si costruiscono le somme integrali:

S n = i = 1 n f ( x i , y i , z i ) lungh ( γ i ) {\displaystyle S_{n}=\sum _{i=1}^{n}f(x_{i},y_{i},z_{i}){\mbox{lungh}}(\gamma _{i})}

dove la lungh ( γ i )   {\displaystyle {\mbox{lungh}}(\gamma _{i})\ } è la lunghezza definita precedentemente. Se esiste il limite per max i ( t i t i 1 ) 0 {\displaystyle \max _{i}(t_{i}-t_{i-1})\to 0} delle somme integrali, cioè per ogni intervallo ( t i t i 1 ) {\displaystyle (t_{i}-t_{i-1})} che diventa infinitesimo (ovvero, equivalentemente, per n {\displaystyle n\to \infty } ), allora il valore di tale limite si chiama integrale curvilineo di prima specie della funzione f ( x , y , z ) {\displaystyle f(x,y,z)} lungo la curva Γ {\displaystyle \Gamma } e lo si indica solitamente con:

Γ f ( x , y , z ) d s {\displaystyle \int _{\Gamma }f(x,y,z)\,\mathrm {d} s}

Se la curva è regolare allora d s   {\displaystyle \mathrm {d} s\ } è l'elemento infinitesimo di lunghezza come nella definizione di lunghezza della curva, e si può esplicitare l'integrale:

Γ f ( x , y , z ) d s = a b f ( ϕ ( t ) ) ϕ ( t ) d t {\displaystyle \int _{\Gamma }f(x,y,z)\,\mathrm {d} s=\int _{a}^{b}f(\phi (t))\lVert \phi '(t)\rVert \,\mathrm {d} t}

dove f ( ϕ ( t ) ) = f ( ϕ 1 ( t ) , ϕ 2 ( t ) , ϕ 3 ( t ) ) {\displaystyle f(\phi (t))=f(\phi _{1}(t),\phi _{2}(t),\phi _{3}(t))} significa esprimere la funzione in termini della parametrizzazione data in precedenza.

Nel caso in cui la curva è piana la funzione non dipende dalla variabile z {\displaystyle z} e allora la precedente relazione si trasforma:

Γ f ( x , y ) d s = a b f ( ϕ 1 ( t ) , ϕ 2 ( t ) ) ϕ ( t ) d t {\displaystyle \int _{\Gamma }f(x,y)\,\mathrm {d} s=\int _{a}^{b}f(\phi _{1}(t),\phi _{2}(t))\lVert \phi '(t)\rVert \,\mathrm {d} t}

L'integrale di linea così descritto è indipendente dalla rappresentazione parametrica (e non dipende dalla scelta dei punti ( x i , y i , z i )   {\displaystyle (x_{i},y_{i},z_{i})\ } né dalla partizione scelta per il calcolo del limite delle somme integrali). A differenza degli integrali di seconda specie (che riguardano i campi vettoriali) questo tipo di integrale non dipende nemmeno dall'orientazione della curva. Banalmente, se la funzione f = 1 {\displaystyle f=1} il calcolo di questo integrale curvilineo si riconduce al calcolo della lunghezza della curva.

Proprietà dell'integrale di prima specie

Valgono le proprietà tipiche degli integrali: linearità, additività e monotonia.

Si ha inoltre:

| Γ f d s | Γ | f | d s max Γ | f | lungh ( Γ ) {\displaystyle \left|\int _{\Gamma }f\,\mathrm {d} s\right|\leq \int _{\Gamma }\left|f\right|\,\mathrm {d} s\leq \max _{\Gamma }\left|f\right|\cdot {\mbox{lungh}}(\Gamma )}

Applicazioni geometriche e fisiche

Una proprietà usata in fisica e in geometria è il calcolo del baricentro di una curva (che può essere materiale): esso è definito dal calcolo dalle coordinate:

x B = 1 lungh ( Γ ) Γ x d s {\displaystyle x_{B}={\frac {1}{{\mbox{lungh}}(\Gamma )}}\int _{\Gamma }x\,\mathrm {d} s}
y B = 1 lungh ( Γ ) Γ y d s {\displaystyle y_{B}={\frac {1}{{\mbox{lungh}}(\Gamma )}}\int _{\Gamma }y\,\mathrm {d} s}
z B = 1 lungh ( Γ ) Γ z d s {\displaystyle z_{B}={\frac {1}{{\mbox{lungh}}(\Gamma )}}\int _{\Gamma }z\,\mathrm {d} s}

Bibliografia

  • (EN) Krantz, S. G. The Complex Line Integral. §2.1.6 in Handbook of Complex Variables. Boston, MA: Birkhäuser, p. 22, 1999.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • batmath.it.
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