3000 V CC (Cancello-Mercato San Severino) (In corso tra Mercato San Severino e Avellino)
Diramazioni
Per l'Interporto di Nola
Ferrovie
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La ferrovia Cancello–Avellino è una linea ferroviaria della Campania, gestita da Rete Ferroviaria Italiana, parte del collegamento Salerno-Benevento[1] comprendente le due distinte tratte Salerno-Avellino e Avellino-Benevento.
Indice
1Storia
2Caratteristiche
3Note
4Bibliografia
5Altri progetti
6Collegamenti esterni
Storia
La linea ferroviaria venne costruita in tempi successivi in oltre cinquant'anni fra il 1840 ed il 1891.[2]
La prima tratta ad essere inaugurata fu così quella fra Cancello e Nola, aperta il 3 giugno 1846.[2] Il 17 gennaio 1856 venne inaugurata la seconda tratta fra Nola e Sarno, nel frattempo diventata un polo industriale di prim'ordine con stabilimenti tessili e canapieri per oltre diecimila occupati che rendeva necessario un collegamento diretto con Napoli; in tal modo stoffe e tessuti realizzati a Sarno, grazie alla ferrovia, potevano essere velocemente inoltrati verso il porto di Napoli e da lì in tutto il mondo.[2]
Proseguendo nella realizzazione del collegamento con Avellino e Benevento, nel 1858 venne terminato il primo tunnel ferroviario del Regno delle Due Sicilie, la "Galleria dell'Orco", che prende il nome dal cosiddetto Passo dell'Orco. Questo tunnel venne inaugurato il 31 maggio dello stesso anno, ma i treni iniziarono a transitare solamente dal 17 febbraio 1861, dopo la caduta dei Borboni, quando venne inaugurato il tratto ferroviario fra Sarno e Mercato San Severino. Tale tratto permise il collegamento ferroviario tra Capua e Mercato San Severino.[2]
Nel frattempo venne decisa anche la realizzazione di una trasversale che unisse la linea Cancello-Avellino alla Napoli-Salerno e il 1º maggio 1882 venne inaugurato il breve tronco fra Codola e Nocera Inferiore; in tale occasione venne anche inaugurata la nuova stazione di Codola, diventata punto di interscambio, ed in precedenza ubicata all'uscita della Galleria dell'Orco.[2]
Nel luogo dove all'epoca dell'inaugurazione della linea fra Sarno e Codola, era occupato dalla prima stazione di Codola, nel secondo dopoguerra entrò in funzione un posto movimento con funzioni di bivio che prese il nome di "Bivio Nocera", oggi dismesso, mediante il quale la linea proveniente da Sarno, venne raccordata direttamente alla linea Codola-Nocera Inferiore e, tramite un altro raccordo, denominato Bivio Grotti, nei pressi della stazione di Nocera Superiore, alla linea per Cava dei Tirreni e Salerno.[3] Il collegamento permetteva ai treni provenienti dal Nord e da Caserta di immettersi direttamente verso Sud evitando Napoli e senza dover invertire la marcia a Codola e a Nocera Inferiore.[3] Il collegamento venne realizzato esclusivamente per il servizio merci in quanto si riteneva che un servizio passeggeri diretto fra Sarno e Salerno avrebbe tenuto fuori due centri importanti come Codola e Nocera Inferiore, ma nel tempo il "Bivio Nocera" divenne anche fermata per il servizio viaggiatori, in quanto, benché ufficialmente limitata ai soli ferrovieri in servizio e propri familiari, ad utilizzare la fermata erano anche abitanti della zona che approfittavano della benevolenza dei ferrovieri.[3]
Nel 1948 venne completata anche l'elettrificazione tra Cancello e Codola e della Codola-Nocera Inferiore che consentì, in tal modo, un miglioramento dei tempi di percorrenza.
Il 15 dicembre 1987 fu attivato il raddoppio fra Cancello e Nola[4] e nel 1992 per la realizzazione del collegamento veloce tra Sarno e Salerno venne completato il raddoppio fra Nola e Sarno.[5] Il nuovo collegamento veloce tra Salerno e Sarno ha permesso di smistare il traffico diretto a nord di Napoli, instradando i treni a lunga percorrenza attraverso il nuovo "Bivio Santa Lucia", attivo dal 1992, posto alla uscita nord della galleria Santa Lucia, aperta nel 1977, sulla variante in galleria della linea Napoli-Salerno, alleggerendo così il traffico sulla linea storica costiera. Conseguentemente all'apertura del nuovo collegamento ferroviario veloce tra Sarno e Salerno il tratto tra Sarno e Codola ha progressivamente perso importanza. Attualmente il tratto della linea è armato ma in pessimo stato di conservazione, percorso occasionalmente da qualche treno di servizio, mentre la fermata intermedia di Lavorate, soppressa già da alcuni anni è in stato di abbandono.
Il 9 settembre 2012 vennero soppressi tutti i servizi passeggeri sulla tratta da Mercato San Severino ad Avellino[6] e su quella da Sarno a Mercato San Severino. In seguito alle proteste dell'utenza, dal successivo 28 ottobre vennero ripristinate alcune coppie di treni[7] sulla tratta Avellino-Mercato San Severino.
In seguito al progetto di elettrificazione della tratta Salerno-Avellino-Benevento, è stato inserito a progetto il rinnovamento della tratta Sarno-Codola, attualmente i lavori sono in corso.
La linea al km 4+182 si dirama in un breve tronco a binario semplice, aperto nel 2001, che raggiunge l'Interporto di Nola; da dicembre 2011 è attivo anche il raccordo per il Centro Manutenzione della societa NTV, per il ricovero e la manutenzione degli elettrotreni AGV 575 dell'impresa ferroviaria.Italo, che, dopo aver lambito l'area del fascio binari dell'Interporto entra nel fascio binari del Centro Manutenzione NTV.[14] La diramazione per l'Interporto di Nola e per il Centro Manutenzione NTV ha origine all'altezza di un piccolo fabbricato impresenziato denominato P.M. Bivio Nola dove è presente anche un piccolo tronchino;[14] Dopo un breve percorso di km 1+804, la diramazione entra nell'area ferroviaria dell'Interporto dove è presente un fascio binari per il servizio merci,[14] svolto, nell'arco della settimana, con treni a partenza cadenzata.[14]
La linea al km 12+256[15] raggiunge la stazione di Nola, che è la stazione più antica della linea, risalendo al 1846, quando venne inaugurato il tratto Cancello-Nola,[15] che nel 1987 è stato oggetto del primo raddoppio della linea, cui fece seguito il raddoppio del tratto Nola-Sarno, completato nel 1992.
Il "Bivio Nocera", attivato nel secondo dopoguerra, venne dismesso con l'inaugurazione, nel luglio 1992, della nuova linea veloce Sarno-Salerno attraverso il "Bivio Santa Lucia"[16], divenne superflua l'esistenza della linea che connetteva Sarno a Salerno attraverso il "Bivio Nocera" lasciando solo il collegamento Codola-Nocera Inferiore.
^abcdef Rosario Serafino, LA FERROVIA SALERNO - AVELLINO - BENEVENTO e diramazioni CODOLA - NOCERA INFERIORE e SARNO - SALERNO via Bivio Santa Lucia, su lestradeferrate.it. URL consultato il 13 maggio 2021.
^abcLestradeferrate.it - posto movimento di Bivio Nocera (SA), su www.lestradeferrate.it. URL consultato il 30 novembre 2022.
^"Notizia flash", in "I Treni Oggi" n. 79 (febbraio 1988), p. 6.
^"Notizia flash" in "I Treni" n. 128 (luglio 1992), p. 7
^Chiusure in Campania, in "I Treni" n. 352 (ottobre 2012), p. 5
^Ferrovie riaperte in Campania, in "I Treni" n. 354 (dicembre 2012), p. 4
^Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926
^abcdLestradeferrate.it - Bivio Nola e raccordo per Nola Interporto (NA), su www.lestradeferrate.it. URL consultato il 30 novembre 2022.
^abLestradeferrate.it - Stazione di Nola (NA), su www.lestradeferrate.it. URL consultato il 30 novembre 2022.
^abBIVIO SANTA LUCIA (Sa) / Ferrovia Napoli - Salerno (linea veloce) e Sarno - Salerno, su lestradeferrate.it, www.lestradeferrate.it, agosto 2008. URL consultato il 6 maggio 2011.
Bibliografia
Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo linea 128
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Descrizione della linea, da lestradeferrate.it, su lestradeferrate.it.
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