Abell 133

Abell 133 Ammasso di galassie
Dati osservativi (epoca J2000)
Costellazione	Balena
Ascensione retta	01^h 02^m 42.1^s
Declinazione	-21° 52′ 25″
Distanza	763 milioni di a.l. (233906 Kpc)
Redshift	0,0566
Velocità radiale	16.968 km/s
Caratteristiche fisiche
Tipo	Ammasso di galassie
Altre designazioni
ACO 133, APMCC 138, MCXC J0102.7-2152, RXC J0102.7-2152
Mappa di localizzazione

Categoria di ammassi di galassie

Coordinate: 01^h 02^m 42.1^s, -21° 52′ 25″

Abell 133 è un ammasso di galassie situato in direzione della costellazione della Balena a circa 234 milioni di anni luce dalla Terra. Inserito nel Catalogo Abell^[1] redatto nel 1958, ha una classe di ricchezza 0 (quindi costituito da 30-49 galassie) ed è del tipo I secondo la Classificazione di Bautz-Morgan.

L'ammasso è dominato dalla luminosa galassia centrale ellittica ESO 541-13, la cui struttura centrale appare complessa per la presenza di due lobi creati dalle emissioni di onde radio^[2] che si scontrano con il gas intergalattico formando due enormi cavità^[3], come evidenziato dalle osservazioni del telescopio spaziale Chandra^[4]. Abell 133 fa parte del Superammasso dei Pesci-Balena (SCl 010).

Note

^ (EN) George O. Abell, Harold G. e Jr. Corwin, A catalog of rich clusters of galaxies, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 70, 1º maggio 1989, DOI:10.1086/191333. URL consultato il 15 aprile 2016.
^ S. W. Randall, T. E. Clarke e P. E. J. Nulsen, Radio and Deep Chandra Observations of the Disturbed Cool Core Cluster Abell 133, in The Astrophysical Journal, vol. 722, n. 1, 10 ottobre 2010, pp. 825–846, DOI:10.1088/0004-637X/722/1/825. URL consultato il 15 aprile 2016.
^ Yutaka Fujita, Craig L. Sarazin e Joshua C. Kempner, Chandra Observations of the Disruption of the Cool Core in Abell 133, in The Astrophysical Journal, vol. 575, n. 2, 20 agosto 2002, pp. 764–778, DOI:10.1086/341352. URL consultato il 15 aprile 2016.
^ A. Vikhlinin, A. Kravtsov e W. Forman, Chandra Sample of Nearby Relaxed Galaxy Clusters: Mass, Gas Fraction, and Mass-Temperature Relation, in The Astrophysical Journal, vol. 640, 1º aprile 2006, pp. 691–709, DOI:10.1086/500288. URL consultato il 15 aprile 2016.